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Il futuro dei brand di lusso all’insegna della sostenibilità

Il futuro dei più famosi brand di lusso ha intrapreso il cammino della sostenibilità. Dalla scelta dei materiali alle politiche ambientali, scopriamo come arriveremo a una moda di lusso più sostenibile.

14/04/2022

Il futuro dei più famosi brand di lusso ha intrapreso il cammino della sostenibilità. Dalla scelta dei materiali alle politiche ambientali, scopriamo come arriveremo a una moda di lusso più sostenibile.

INDICE:

Brand di lusso e sostenibilità

Il tema della sostenibilità è ormai centrale in tutti i segmenti di mercato, da quello energetico a quello alimentare, da quello finanziario a quello immobiliare. E ovviamente anche il mondo dei brand di lusso non fa più eccezione. Sebbene la moda e il lusso siano sempre stati associati all’utilizzo di materiali ricercati e a filiere produttive molto dispendiose, oggi anche i brand più affermati del settore sono sempre più attenti alla sostenibilità nella loro gestione aziendale. Anche i marchi di lusso si stanno dunque avvicinando ad un approccio green, in linea con quanto accade negli altri settori industriali e con quanto ormai ampiamente condiviso a livello sociale, soprattutto in ambito giovanile. È dunque iniziata l’era del cosiddetto “lusso sostenibile”, ovvero un nuovo modo di concepire prodotti e accessori esclusivi in un’ottica che tenga conto sia delle vendite e dell’immagine dei brand sia dell’impatto ambientale che questi hanno sul pianeta. Questo trend è stato confermato dal report LuxCo2030: A Vision of Sustainable Luxury, realizzato dalla società di consulenza statunitense Bain & Company in collaborazione con la compagnia londinese Positive Luxury.

Questa analisi delinea le caratteristiche che un brand di lusso dovrà avere nel 2030, a partire da cinque linee guida che indirizzeranno le strategie aziendali:
  • ridefinizione delle finalità (il cosiddetto purpose) del marchio
  • disaccoppiamento della crescita dei volumi
  • tracciabilità delle forniture (nota come supply chain)
  • crescita dell'impegno a livello ambientale e sociale
  • creazione di valore economico a partire dalla sostenibilità.
Questa rivoluzione del lusso in direzione della sostenibilità si configura in nome della tutela dell’ambiente e dell’attenzione al sociale, tramite la crescente domanda di prodotti più sostenibili. In sostanza, ai brand di lusso si chiede di tenere conto dell’impatto sociale e ambientale che generano, dato che la sostenibilità non include soltanto aspetti legati al rispetto del pianeta, ma anche relativi alla tutela dei lavoratori. In estrema sintesi, tutte quelle iniziative dei brand di lusso che rientrano nel contesto della sostenibilità riguardano allo stesso tempo la riduzione dell’impatto ambientale che i processi produttivi generano e l’impegno a garantire condizioni di lavoro adeguate a tutti i collaboratori, per avere una ricaduta positiva sul pianeta sia a livello ambientale che sociale.

Moda di lusso sostenibile

Brand di lusso e sostenibilità: moda sostenibile - Santandrea Luxury Houses Per giungere ad una moda di lusso sostenibile, i brand dovranno attuare processi produttivi che garantiscano prodotti sostenibili e all'altezza delle necessità e dei gusti contemporanei. E, anche nel campo della moda, un aiuto in questa direzione potrebbe arrivare dalla tecnologia, sia per andare incontro ai bisogni dei consumatori, in particolare dei più giovani, sia per identificare strumenti innovativi che consentano ai marchi di moda più famosi di rimanere sulla cresta dell’onda. I brand riusciranno a raggiungere l’obiettivo della sostenibilità anche attraverso la proposta di prodotti più duraturi e qualitativamente migliori, ma anche di ottimizzare le proprie filiere produttive. Infatti sarà indispensabile che la tecnologia supporti i brand nella riduzione delle eccedenze di magazzino, oltreché nell’eliminazione degli sprechi e nell’ottimizzazione degli ordini, oltreché dei relativi trasporti.

Si prevede inoltre che, raggiunta la soglia dell’anno 2030, i brand di moda potrebbero ricavare addirittura il 20% del proprio fatturato da beni di seconda mano, accrescendo il margine di profitto sul singolo prodotto fino al 40% e aprendo a frontiere oggi poco esplorate come il noleggio di capi di lusso (anche se, come abbiamo rilevato rispetto alle borse di lusso, il trend è già in crescita). Un altro ruolo chiave, oltreché dalla tecnologia, sarà giocato dai fornitori di materie prime, che dovranno garantire un minimo impatto ambientale e un’attenzione alle tematiche sociali. Ed ecco che già si parla di magliette in cotone organico, capi realizzati con gli scarti di produzione o con plastica recuperata dal mare, oltreché di nuovi materiali derivanti dal riciclaggio o da vecchi capi. I casi più noti sono la pelle vegetale ricavata dai funghi di Stella McCartney, i progetti Gucci Vault, il portale di Alessandro Michele per la vendita di articoli di seconda mano e Valentino Vintage.

Lusso e sostenibilità: anche la pandemia ha inciso?

Un impatto importante sul rapporto tra lusso e sostenibilità, e in generale sui marchi nel campo della moda, è stato generato anche dalla pandemia da Covid-19. Questa situazione, ormai presente da più di due anni, ha favorito una presa di consapevolezza da parte dei brand rispetto al bisogno di politiche aziendali finalizzate alla sostenibilità, oltre ad aver causato un rallentamento nel mercato del lusso. Lo studio Altagamma-Bain Worldwide Market Monitor 2020 ha rilevato perdite per il settore di lusso nell'anno del Covid-19 di una percentuale tra il 20 e il 22% rispetto ai beni di lusso personali (moda, gioielli, accessori, cosmetica). Ma la pandemia ha solo reso più urgenti e favorito un trend già in atto rispetto alla preferenza dei consumatori verso i brand che hanno un impatto positivo sull'ambiente e sulla società.

La causa? La pandemia ha reso ancor più evidenti problematiche già esistenti come la sovrapproduzione, l’alto impatto ambientale del settore moda, una distribuzione non corretta del valore ed enormi mancanze anche a livello di responsabilità sociale. Anche questi fattori hanno portato a un crollo dei profitti del 93% nel 2020 per il settore della moda, come rilevato dal report della società di consulenza McKinsey. Ma il mercato del lusso è destinato a ripartire, anche grazie alla crescente attenzione verso il tema della sostenibilità. Ecco perché il futuro della moda di lusso dovrà certamente essere sostenibile, a partire dalla filiera di produzione e fornitura, fino agli aspetti sociali legati alla tutela dei lavoratori. Quello che ci aspetta, da oggi al 2030, è un mondo dei brand di lusso sempre più all'insegna della sostenibilità.



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